«In pochi giorni inventai un’operazione su un magnifico terreno di proprietà del comune. Duecento alloggi, a duecento metri dalla città, costruiti in duecento giorni per duecento milioni di franchi.
Avevo previsto la costruzione in pietra portante, i solai con sistema Pouillon, le pareti divisorie in mattoni portanti sistema Pouillon, le volte con carpenteria sistema Pouillon. Tutto ciò rappresentava un insieme d’invenzioni semplici, messe a punto per ottenere il prezzo più basso possibile con un margine di tempo per la costruzione a cui nessuno credeva. Non c’erano soldi. La municipalità doveva chiedere un prestito e non sapeva ancora a chi rivolgersi. Fu la Cassa dei Depositi e Prestiti che, eccezionalmente, concesse un anticipo. Cercavo economie su tutto, dalle fondazioni al tetto. Potevo uscirne solo a forza d’astuzia, senza tralasciare nulla, anzi al contrario, con grande attenzione per l’aspetto e il comfort.
La rapidità mi permise di dimezzare gli onorari. Verificavo ogni minimo dettaglio affinché tutto risultasse perfettamente organizzato: cucine interamente equipaggiate con tavolo e sedie, mobili su misura, frigorifero, piastre elettriche, bagno arredato, acqua calda e impianto di riscaldamento».
Renato Capozzi, Università degli Studi di Napoli Federico II, DiARC
Giulio Barazzetta, Politecnico di Milano, DABC
Catherine Sayen, Association Les Pierres Sauvages de Belcastel, Toulouse
Contatti: info@fernandpouillon-expo.it
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Ultimo aggiornamento: maggio 2024